Il Territorio

Al via la stagione estiva 2017: stop alle esercitazioni militari

Fino al 30 settembre 2017 nelle spiagge di Porto Pino, Teulada e dintorni si potrà tornare a fare il bagno e a passeggiare. Sono, infatti, sospese come di consueto durante la stagione estiva le esercitazioni del vicino poligono militare

Fino al 30 settembre 2017 via libera alla stagione balneare di Porto Pino 

La storia si ripete praticamente inalterata dal 1959, anno in cui lo Stato italiano espropriò i terreni intorno a Capo Teulada e Porto Pino per trasformarli in una zona militare estesa per 600 chilometri quadrati e adibirli all'allestimento di 'guerre simulate'. Da allora le sue acque e le sue spiagge sono inaccessibili a residenti e turisti, tranne che nei mesi della stagione balneare. Ufficialmente cominciata il 3 giugno 2017, con la riapertura dei litorali compresi all'interno del poligono di Capo Teulada, comprese le dune bianche di Porto Pino, grazie ad un accordo firmato dal Primo reggimento corazzato, di stanza nella caserma 'Salvatore Pisano' di Sa Portedda, con il Comune di Teulada e valido fino al 30 settembre 2017. 

Stessa situazione nella vicina Quirra 

In virtù di questa intesa, della durata di tre anni, si potrà tornare a fare il bagno in questo splendido angolo di Sardegna. L'obiettivo, nel tempo, è quello di arrivare a una maggiore integrazione fra le attività sociali e turistiche svolte nell'area e il suo utilizzo per fini militari. La stessa situazione si presenta anche sul versante orientale della Sardegna, nell'area del poligono sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra, ai confini con la Costa Rei. Qui, sempre fino al 30 settembre 2017, sono sospesi i divieti di accesso alle spiagge di Murtas e Porto Tramatzu. Con un sogno nel cassetto: un accordo per un uso duale del territorio, militare e civile nello stesso tempo.

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