Il Territorio

La base militare 'Ammiraglio Candiani' di Porto Pino

la base militare 'ammiraglio candiani' è un'opera realizzata negli anni trenta per proteggere il porto di sant'antioco da sbarchi nemici. I suoi resti sono ancora visitabili, tra cui i rifugi sotterranei, le casematte e la sala comunicazioni

A Punta Menga, pochi chilometri a sud di Porto Pino, si trovano i resti di un’imponente opera bellica: la base militare "Ammiraglio Candiani”, comandante italiano della forza multinazionale inviata in Cina per sedare la Rivolta dei Boxer che nel 1900 aveva messo a repentaglio la sicurezza delle ambasciate straniere a Pechino. La struttura fu realizzata a metà degli anni trenta prevenire sbarchi di navi nemiche nell’eventualità di un conflitto su larga scala.

La base doveva proteggere il porto di Sant’Antioco, strategico in quanto lì veniva smistato il carbone del Sulcis. Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu posta sotto il comando della Regia Marina e impiegava oltre cento soldati che disponevano di quattro cannoni e batterie antiaeree. Il fabbricato principale era la sala comunicazioni radio e telefoniche che sul tetto disponeva di un punto di osservazione per tenere d’occhio i nemici.

Tutta la zona intorno era disseminata di casematte e fortificazioni i cui resti spuntano ancora qua e là, seminascosti dalla macchia mediterranea. Le strutture meglio conservate si trovano all’inizio della salita del promontorio e probabilmente ospitavano le camerate e la mensa. Le gallerie dei rifugi antiaerei sono ancora visitabili con l’ausilio di torce, sebbene sia sconsigliato a chi ha paura dei pipistrelli.

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