Il Cammino di Santa Barbara nell'Atlante del Mibact
Anche il Cammino di Santa Barbara, percorso di trekking che tocca molti comuni del Sulcis Iglesiente e Guspinese, è stato inserito nel primo elenco dell’Atlante digitale dei Cammini italiani voluto dal Ministero dei Beni culturali.
Il riconoscimento del Mibact per il Cammino di Santa Barbara
Percorrere la Sardegna del sud-ovestattraverso i sentieri dei minatori: è la 'missione' del Cammino di Santa Barbara, itinerario ad anello di circa 400 chilometri che si snoda nel bel mezzo del Sulcis Iglesiente e Guspinese, tra Iglesias e Masua, Montevecchio e Villacidro, Nuxis e Sant’Antioco, Carbonia e Santadi. Da novembre 2017 inserito nel primo elenco dell’Atlante digitale dei Cammini italiani voluto dal ministero dei Beni culturali e quindi candidato a diventare un possibile volàno di sviluppo per queste terre, con la creazione di un prodotto turistico sostenibile, capace di attrarre visitatori tutto l’anno e di portarli alla scoperta delle produzioni enogastronomiche e delle identità culturali sarde e locali, come auspicato anche dall’assessore del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas alla presentazione del portale Cammini d’Italia.
Il Cammino di Santa Barbara: viaggio on the road
Candidato all’Italian Green Road Award, il percorso dedicato alla patrona dei
minatori inizia e si conclude, dopo 24 tappe, nella città mineraria di
Iglesias, passando per alcuni dei luoghi più suggestivi di questo angolo di
Sardegna: dalle monumentali dune di sabbia ai siti minerari dismessi di
Montevecchio, Nebida, Buggerru e Ingurtosu, e per le tante chiese intitolate a Santa Barbara. Da fare a piedi o in bici - in questo caso basta una settimana
-, e in alcuni tratti anche a cavallo, meglio se avvalendosi di una guida, di
carta o in carne ed ossa. L'itinerario, incastonato nel Parco geominerario
della Sardegna, segue per lo più le strade percorse dai minatori per andare a
lavorare, le mulattiere e le vie ferroviarie un tempo utilizzate per il
trasporto dei minerali.