Il Territorio

Monumenti Aperti 2017: ecco cosa vedere nel Sulcis

Torna con la sua 21esima edizione la Manifestazione "Monumenti Aperti", che permetterà a tutti di scoprire e riscoprire le bellezze dei territori della Sardegna

Con la primavera ritorna l'appuntamento con 'Monumenti aperti', rassegna culturale che apre alcuni dei luoghi più belli e nascosti della Sardegna. Dal 29 aprile al 28 maggio 2017, scopriamo i comuni interessati, alcuni dei quali nel Sulcis e nelle vicinanze di Porto Pino

57 i Comuni sardi partecipanti all'edizione 2017

Nel 1997, anno della sua prima edizione, 'Monumenti aperti' si limitava a far scoprire ai sardi e ai turisti 'solo' le bellezze di Cagliari. Ora, alla sua 21esima edizione, la rassegna organizzata dall'Imago Mundi Onlus tocca 57 comuni della Sardegna, alcuni dei quali protagonisti per la prima volta: Bauladu, Bonorva, Castiadas, Orani, Osilo, Santadi, Semestene, Thiesi, Uta e Villamar. Tutti visitabili, a turno, nei cinque weekend compresi fra il 29 aprile 2017 e il 28 maggio 2017, all'insegna del tema 'Il paesaggio in trasformazione', attraverso il quale ogni comune potrà raccontare i cambiamenti dei propri territori dal punto di vista culturale, sociale, urbanistico e naturale

Nel Sulcis 

Fra le principali località coinvolte da Monumenti aperti 2017, oltre a Cagliari ci sono Alghero, Iglesias, Olbia, Oristano e Sassari, e non mancano alcuni paesi del Sulcis, tutti a pochi chilometri di distanza da Porto Pino. Ad esempio, nel weekend del 13 e 14 maggio 2017, la manifestazione farà tappa a Carbonia, città mineraria fondata da Benito Mussolini nel 1938, dalle tipiche architetture monumentali e razionaliste, mentre il 20 e 21 maggio 2017 si potranno conoscere meglio le bellezze di Santadi, famosa per i suoi vini ma anche per il sito fenicio-punico di Pani Loriga e per le spettacolari grotte di Pirosu e Is Zuddas. Nell'ultimo fine settimana del mese di maggio 2017 invece toccherà a Carloforte, enclave ligure in terra sarda colonizzata nel 1783 dai genovesi di Pegli, provenienti dalla località tunisina di Tabarka, a San Giovanni Suergiu e a Sant’Antioco, antica colonia fenicia affacciata sul golfo di Palmas, con un territorio denso di domus de janas, tombe dei giganti, nuraghi e resti della presenza fenicio-punica e romana.

Un'occasione unica per vivere appieno il territorio sardo alla scoperta e riscoperta delle sue bellezze territoriali.

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