Il Territorio

Storie del Sulcis, il Museo Civico Archeologico di Santadi

Sono tante le popolazioni che hanno abitato il basso Sulcis fra Porto Pino e Santadi nei millenni compresi tra il 6000 a.C. e il II secolo d.C., in una lunga epoca di splendore. Per leggere tutte insieme le pagine di questa storia basta visitare il Museo Civico Archeologico di Santadi.

L'età nuragica I reperti sistemati nelle teche del percorso espositivo raccontano capitoli differenti, venuti alla luce grazie ad una lunga serie di scavi archeologici. L'età nuragica, con i pugnali e i vasi del tempio ipogeico scoperto nel 1968 nella grotta Pirosu Su Benatzu, le ceramiche decorate di Cirixì a Santadi, e gli oggetti provenienti dalle necropoli di Montessu a Villaperuccio, forse la più grande della Sardegna. Poi ci sono testimonianze ritrovate nei villaggi di Is Solinas a Masainas, a Sant'Anna e a S'Arriorgiu e alcuni corredi funerari rinvenuti nelle necropoli della fortezza fenicio-punica di Pani Loriga, costruita (e abitata) tra l’VIII e il IV secolo a.C.

Ricostruzioni 3D
Il museo, inaugurato nel gennaio 2001, si è da poco arricchito di postazioni informative multimediali dove si può rivivere la storia di Santadi e dintorni attraverso video e ricostruzioni 3D. Ma non solo. La cooperativa che lo gestisce organizza giochi didattici, laboratori per laureandi in archeologia, e anche corsi di restauro della ceramica per i bambini delle scuole elementari. Su prenotazione, si possono fare visite guidate nei siti archeologici della zona: dal tempio di Su Benatzu alle terme romane di Is Figueras.

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