Il Territorio

Nuova edizione per la mostra 'In miniera tra i presepi'

Nel cuore del Sulcis, a mezz'ora da Porto Pino, il Natale ha uno scenario inconsueto grazie alla mostra 'In miniera tra i presepi', allestita nel Museo del carbone - Grande miniera di Serbariu a Carbonia. È aperta fino al 6 gennaio 2017.

Un concorso per scegliere il più bello
Pietra, pasta di zucchero, legno, sughero, cristalli Swarovski, conchiglie, lana, e pure capsule di caffè. Sono alcune delle materie prime con cui sono stati realizzati i presepi protagonisti della nuova edizione di 'In miniera tra i presepi', mostra in cui trovano posto quasi 50 esemplari creati da studenti, associazioni, hobbisti ed artigiani provenienti da mezza Sardegna che si sfideranno per vincere la palma del presepe più bello. L'esposizione si potrà visitare gratuitamente sino al 6 gennaio 2017, durante gli orari di apertura del Museo del carbone (dalle 10 alle 17 tutti i giorni esclusi i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio; il 24 e il 31 dicembre sarà visitabile dalle 10 alle 13), mentre per votare il proprio preferito ci sarà tempo fino al 5 gennaio. Le fotografie dell’opera più votata saranno pubblicate sul sito web e sulle pagine Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e Google+ del Museo del carbone.

Il Museo del carbone Location d'eccezione di questa mostra è l'ex sala docce del Museo del carbone, nato dalla riconversione della grande miniera di Serbariu, attiva dal 1937 al 1964 e cuore pulsante dell'economia del Sulcis e della Sardegna per lunghi anni. Dopo la chiusura per fortuna il sito ha conosciuto una nuova vita grazie al recupero per fini museali e didattici: così, nei locali della lampisteria ora si può visitare l’esposizione permanente sulla storia del carbone, della miniera e della città di Carbonia, con una collezione di lampade da miniera, attrezzi da lavoro, fotografie, filmati e videointerviste ai minatori, mentre nella galleria sotterranea viene raccontata l’evoluzione delle tecniche di coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30 alla cessazione dell’attività. Infine, in quella che era la sala argani si può vedere il macchinario con cui si manovrava la discesa e la risalita delle gabbie nei pozzi per il trasporto dei minatori e del carbone.

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