Il Territorio

Le Strade del Vino: alla ricerca del Carignano del Sulcis

La Sardegna conta sette Strade del vino, dedicate ad alcuni dei simboli gastronomici più forti dell'isola, dal Cannonau al Vermentino. Nelle località di Santadi e Sant'Anna Arresi, a pochi chilometri da Porto Pino, passa quella del Carignano del Sulcis.

Fra mare e miniere Nata nel 2009 per promuovere le produzioni tradizionali, le attrattive naturalistiche e storiche, la Strada del vino Carignano del Sulcis è un itinerario che si snoda attraverso i vigneti di 16 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias. Sospeso fra borghi minerari, campi coltivati e spiagge, e soprattutto cinque celebri cantine capaci di produrre circa 3 milioni di bottiglie all'anno. Pluripremiate (e acquistate) in Italia e all'estero.

Dal tempo dei Fenici Il recupero e la valorizzazione internazionale del Carignano del Sulcis si deve all'intuizione dell’enologo Giacomo Tachis, della cantina Santadi, che da semplice vino da taglio lo portò alla conquista della Doc nel 1977. Fu il primo a credere nelle potenzialità di questo vitigno a bacca nera, coltivato nella Sardegna sud-occidentale fin dai tempi dei Fenici e capace di resistere alla salsedine e a parassiti letali come la filossera. Oggi il Carignano del Sulcis è prodotto con uve Carignano al 100% o all’85% con vitigni Monica, Pascale, Alicante: di gusto secco e sapido, tocca gli 11,5°, ed è disponibile nelle varietà rosso, riserva o passito.

Le cantine Cinque, dicevamo, sono le cantine produttrici del Carignano del Sulcis. La più antica, probabilmente, è la Tupei 2010 di Calasetta, una cooperativa nata nel 1932 che oggi conta 300 soci. Provengono dalle vigne di Giba, Sant’Antioco e dalle dune sabbiose Calasetta le uve lavorate dalle cantine 6Mura e Sardus Pater, altra istituzione dell'isola. Ennesimo caposaldo di questo panorama è la Cantina Santadì, che ha fatto del Carignano il suo prodotto di punta fin dagli anni Sessanta: il suo Terre Brune, in particolare, è stato pluripremiato dal Gambero Rosso. Altra azienda vitinicola impegnata nella riscoperta di questa bacca nera è la Cantina Mesa, di cui è proprietario Gavino Sanna, autore di alcune delle più celebri pubblicità degli anni Ottanta.

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