Il Territorio

I fortini di guerra dell'Ammiraglio Candiani

Durante la seconda guerra mondiale, Porto Pino ha ospitato una delle basi militari del Mediterraneo attive contro gli aerei e le navi degli Alleati. A ricordare quegli anni, sono ancora in piedi i fortini dell'ammiraglio Camillo Candiani, con vista sul golfo di Palmas e l'isola di Sant'Antioco.

Una storia da scoprire I ruderi (ben conservati) di questo complesso militare spuntano fra i pini d'Aleppo che crescono rigogliosi lungo la strada sterrata che porta a Punta Menga, superato Porto Pino. Sono ancora riconoscibili le quattro piazzole per i cannoni antinave, le postazioni per le mitragliatrici, una centrale di tiro, i locali della sala telecomunicazioni, radio e telefoniche, le gallerie sotterranee dei rifugi antiaerei. Lungo la salita che conduce fino alla batteria ci sono alcune costruzioni usate come camerate, uffici e punti ristoro dai 100 uomini che abitavano la base quando era a pieno regime. Il sito è ad accesso libero, si raccomanda di indossare scarpe comode e di portare con sé una torcia.

L'ammiraglio Candiani L'opera antinave – questo il suo nome 'ufficiale' – è intitolata all'ammiraglio Camillo Candiani, comandante della missione italiana inviata in Cina nel 1900 insieme ad altri contingenti internazionali per sedare la rivolta del movimento dei Boxer contro gli europei che vivevano nel paese asiatico. Grazie al contributo portato all'impresa, il conte Candiani fu nominato senatore a vita dal re Vittorio Emanuele III.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.